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3 novembre 2013 7 03 /11 /novembre /2013 11:52

Pietro Archiati, ponendo al pubblico un quesito sulla realtà della percezione (e ponendolo in modo retorico dato che poi risponde subito egli stesso) nega realtà alla percezione: "C'è una realtà che veramente è fuori della coscienza? Sì!, ed è la percezione, che proprio per questo non è una realtà, perché è fuori della coscienza!" (P. Archiati, "Esistono limiti alla conoscenza?", Ed. Pensarelibero).

Mi chiedo dove sia la logica di questa affermazione.

Se dico di una cosa che essa è una realtà, posso fare ciò solo perché di quella cosa sono cosciente. Come faccio a sostenere immediatamente dopo anche il contrario dicendo che essa è fuori dalla mia coscienza?

Non posso. Pietro Archiati invece può. E tutti zitti! Pensiero debole dell'oratore o dei muti ascoltatori? Fatto sta che antichi slogan come "un po' di qui e un po' di là", o del "qui lo dico e qui lo nego" del comico Giorgio Panariello che riprendevano satiricamente la filosofia del "ma-anchismo" del politicastro Walter Veltroni, diventano in Pietro Archiati antroposofia.

Oggi l'ottundimento imbelle del pensare in cui deliranti psicologismi sono scambiati per antroposofia è spaventosamente ridicolo!

Che fuori dalla coscienza ci siano delle realtà è possibile affermarlo a condizione di non considerare realtà solo ciò che è dentro. Se invece crediamo realtà solo ciò che è dentro non possiamo neanche supporlo. Infatti solo in uno stato sognante potremmo supporre fuori di noi delle realtà, nella convinzione che esse sono realtà solo dentro di noi.

Osservare la superficialità dell'oratore di professione Pietro Archiati, e contemporaneamente la mancanza di osservazione dei suoi ascoltatori non mi sorprende.
Del resto, dopo avere assistito all'"allotriofagia" di coloro che come bestie urlanti in piazza S. Pietro acclamavano la fumata bianca del nuovo papa senza nemmeno sapere chi fosse, nulla mi meraviglia più.

Chi ritiene le cose reali NELLA MISURA IN CUI sono dentro e non fuori della coscienza, ritiene realtà ciò di cui è cosciente e non realtà ciò di cui non è cosciente. In altre parole conferisce realtà solo a ciò che conosce. Se per esempio non sa cosa sia un bemolle o un diesis dice che bemolle e diesis sono NON-realtà

Ora, affinché non sembri che tutta questa riflessione sia condotta fuori dal suo contesto reale, ecco il contesto delle frasi precedenti: "la Filosofia della Libertà - dice Archiati - crea l'equilibrio fra l'affermazione degli idealisti, che vorrebbero farci credere che si trova realtà senza il lato della percezione e lo spirito anglosassone che vorrebbe farci credere che si trova realtà senza il lato del concetto, soltanto con la percezione. E la Filosofia della Libertà ti dice: no!, la realtà ce l'hai quando metti insieme tutti e due" (Archiati, op. cit., ibid.).

Considerando dunque il contesto delle valutazioni di Archiati sulla percezione, risulta che dopo avere affermato che la realtà è l'insieme di percezione e concetto, e che quindi la percezione è parte della realtà, il predicatore afferma poi che la percezione non sia realtà in quanto "fuori della coscienza"!

Se dunque per Steiner e per l'osservazione dei fatti della realtà, la percezione è una parte della realtà assieme al concetto, per Archiati ciò significa che la percezione non è realtà assieme al concetto, ma che essa è NON-realtà.

Ciò però per essere detto esige assolutizzazione eristica dei concetti, e con l'eristica è risaputo che si può dimostrare tutto e il contrario di tutto.

L'eristica è infatti l'arte deipennivendoli come Johann Gottlieb Fichte, a cui Archiati, alias Archiagottlieb, si ispira.

Allora vorrei chiedere ad archiati: o Archiagottlieb che fai? Giochi a fare lo Steiner pubblicando idiozie in base a Gottlieb Fichte, dicendo come lui tutto e il contrario di tutto, senza nemmeno correggerle come se tu fossi già postumo? Non sarebbe meglio che studiassi davvero la filosofia della libertà prima di predicarla come se fosse la "Dottrina della scienza" di Fichte?

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  • : Blog di creativefreedom
  • : Musicista, scrittore, studioso di ebraico e dell'opera omnia di Rudolf Steiner dal 1970 ca., in particolare de "La filosofia della Libertà" e "I punti essenziali della questione sociale" l'autore di questo blog si occupa prevalentemente della divulgazione dell'idea della triarticolazione sociale. http://digilander.libero.it/VNereo/
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