Di solito, quando viene Natale e Capodanno, si esce da queste feste con il conformismo televisivo della convenzione sociale spinto al massimo grado, cioè non se ne può più. Perciò ho pensato a qualcosa di alternativo, purtroppo comprensibile solo dal conoscitore dell'idioma vernacolare di Castell'Arquato o di altri centri emiliani e romagnoli (spesso dalle nostre parti per volersi bene ci si augura un cancro o ci si maledice. Per esempio: "Metet al paltò, se no 't ciàp al fardùr, cat vegna 'n càncar" significa: "Mettiti il cappotto, se no prendi il rafreddore, ciao, ti stimo!"!!! Spero non vi riteniate offesi da queste maledizioni, dato che nel mio dialetto esse evocano proprio il contrario della maledizione, proprio perché da noi maledire qualcuno è passato di moda. Purtroppo quest'usanza - va sottolineato - sopravvive ancora in ambito... scientifico (cfr. la raccolta di film-documenti "Universe - The Cosmology Quest - The Electric Universe and Plasma Physics", sottotitolato in taliano: https://youtu.be/moWcoRzvhgw).
Ciao e buon ascolto.
Negus 4 dicembre 2017