La lettura di un'intervista su Lettera 43 a Serge Latouche, docente di Scienze economiche all'Università di Parigi Sud e una conversazione con Gabriella Marsilli, che sta rileggendo le "Manifestazioni del karma" di R.Steiner, mi hanno spinto a rivisitare le idee che da anni porto nelle mie conversazioni sull'argomento e che non trovano quasi mai riscontro nelle altrui opinioni, salvo pochissime individualità.
Una di queste è che l'indolenza intellettuale di massa (che Nereo Villa ha chiamato pensiero pio pio), oramai ingiustificabile, visti i mezzi a disposizione di tutti, ci sta portando verso una epocale "tempesta".
Nelle sua settima conferenza di Amburgo (1910) Steiner ci ricorda che quando l'uomo tende ad adagiarsi
nella ciclicità della natura (forze luciferiche), quando il raccolto sembra vicino e tutto va bene, ecco una tempesta di grandine (forze arimaniche) che distrugge il raccolto e le
sicurezze.
Queste "tempeste" (terremoti, epidemie, eruzioni, crisi economiche e quelle personali come malattie, lutti,
povertà, ecc.) servono a dare impulso all'uomo, a ricordargli di evolversi, e che la ciclicità delle leggi naturali e universali non devono indurlo al fatalismo ed alla pigrizia spirituale
né all'opportunismo materialista.
Sia chiaro che la sofferenza che le "tempeste" portano con sé, sia a livello individuale che collettivo,
sono necessarie perchè in genere di solito si evita con cura di coltivare consapevolezza e conoscenza.
Tanto il lavorare e l'agitarsi continuamente qianto l'adagiarsi nell'ozio, senza mai porsi domande, servono
solo ad attirarsi le giuste prove della vita che chiamiamo disgrazie, sfiga o fatalità con corollario di imprecazioni.
Ma lascio i lettori all'intervista col prof. Latouche ed alle conferenze di R. Steiner contenute nelle
"Manifestazioni del karma" (Ed.Antroposofica di cui consiglio caldamente la lettura).
Gabriella Marsilli & Massimo Francese
Anche se non condivido la cultura di Latouche basata sul "Club di Roma", la cui impostazione considero criminale, non posso non condividere quanto segue, vale a dire che il debito pubblico va cancellato in quanto "detestabile" (Vedi il video "Teoria del debito odioso").
Nereo
Le tre principali caratteristiche che il debito deve possedere per essere dichiarato "detestabile" e quindi insussistente sono: 1) Il governo deve aver conseguito prestiti senza che i cittadini ne fossero consapevoli e senza aver chiesto un assenso esplicito (in Svizzera è obbligatorio il referendum per approvare spese oltre un certo importo); 2) I prestiti devono essere stati utilizzati per attività che non hanno dato benefici alla comunità nazionale/locale; 3) I creditori devono essere al corrente di questa situazione e non manifestare alcun interesse verso i cittadini dello stato "indebitato". In Islanda i banchieri responsabili del crack sono stati arrestati e messi in galera, noi li abbiamo eletti presidenti del consiglio con la benedizione dei partiti di destra, centro e sinistra!