15 novembre 2011
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Signor Monti,
i sacrifici che Lei, da economista, richiede ai Suoi simili possono essere adempiuti solo in misura della loro consapevolezza in merito alla chiarezza su alcune
importanti questioni che Lei dovrebbe conoscere, e quindi spiegare affinché essi abbiano un senso.
Pertanto Le espongo dette questioni qui di seguito.
In economia ad esempio non si sa distinguere, sia nella teoria che nella contabilità, il debito che finanzia il funzionamento dello Stato dal debito che finanzia
l'aumento del valore del patrimonio dei nativi. Potrebbe illuminarmi su questo punto?
Ma anche su altri punti, dato che non si dispone nemmeno di alcun criterio serio, cioè scientifico, per misurare gli attivi e i passivi dello Stato, né di quelli
della Nazione (Stato e Nazione non sono un unico ente, e Lei lo sa).
Non si sa nulla neppure della redditività finanziaria, economica, e sociale dell'investimento pubblico, di cui non si ha del resto alcuna definizione chiara; né del
legame tra il debito e il valore del patrimonio della collettività. Mi illumini, dunque. Si ignorano persino le relazioni di causalità tra crescita, deficit e maturità del debito, nonostante
milioni di pagine di letteratura economica siano stati scritte sull'argomento. Queste cose sono importanti, dato che, in mancanza di misure credibili, non è possibile alcuna verifica alla luce
del Sole, cioè empirica, di qualsiasi teoria (se ne esistesse una). Non trova?
Per pagare nuovi tributi, detti sacrifici, dovrei forse accontentarmi di misure non scientifiche dell'indice che mette in relazione il debito e il deficit al
PIL, calcolato anch'esso non scientificamente ma "ad occhio" (come di fatto avviene)? Non credo che Lei voglia questo, cioè mera obbedienza, dato che il ventennio fascista è ben lontano
dall'oggi. Oppure mi sbaglio, ed esso è vicino, anzi è nell'oggi in modo occulto?
In ogni caso io sono ragionevolmente disposto a fare quei nuovi sacrifici che Lei ha già incominciato a chiedere. Ma ragionevolmente significa attraverso la ragione
delle cose.
Altrimenti preferisco farmi esplodere piuttosto che pagare ancora un centesimo, perché pagare sarebbe un insulto a quella stessa ragione.
Nereo Villa
creativefreedom