A LA7 ieri sera, Mentina (lo chiamo Mentina e non Mentana. Mentina perché è un ipocrita distributore di mentine alla gente, per addolcire l'amaro dello Stato-mafia in cui viviamo) ha presentato il film "Il divo", dal quale a suo tempo ricavai il video "La DODI&C ovvero LA PORCONA" bloccatomi da Youtube.
Nel seguente articolo di Simon Black ciò è mostrato nella coazione di Stato a ripetere l'errore, che diventa norma, normalità. E a proposito di norme, vorrei ripetere - ma con le parole di Aleksandr Zinov'ev, dissidente russo che scriveva in forma di romanzo per paura del KGB - ciò che da anni affermo, vale a dire che l'UE stessa è la reincarnazione dell'URSS. Ed ecco Zinov'ev: "Coloro che appartengono al sistema del potere e a quello amministrativo", scriveva Zinov'ev a proposito della Russia, "sono corrotti non soltanto a causa delle opportunità insite nei loro incarichi, ma anche per necessità. Per il sistema sociale comunista si tratta di una naturale forma di suddivisione e di distribuzione di beni". E continuava "Soltanto le deviazioni da certe norme e regole NON scritte di corruzione di questo tipo, e non la corruzione in sé e per sé, sono soggette a una valutazione giuridica. E ciò avviene soltanto sulla base di precise disposizioni dall'alto, oppure di decisione concordate con le autorità locali" (A. Zinov'ev, "Katastrojka. La perestrojka nel culo della Russia", Ed. Spirali/Vel, Milano, 1989, p. 78-9).
E questo è precisamente qualcosa di molto simile alla strutture del programma di Mentina di ieri sera. Si interpellano due catorci come Mancino e Martelli per farli testimoniare, quando tutti sanno benissimo che Martelli ha rubato per tutto il tempo che è stato in politica. E Mancino? No comment... Ma costui è sinistro già nel suo cognome, del resto come ogni politicastro che si rispetti fra i gangsters della DODI&C...
Ecco comunque il bell'articolo di Black
Fonte : "Perché siamo lontanissimi dalla risoluzione della crisi"
Molti hanno dato la seguente definizione del termine “follia”: “fare la stessa cosa ripetutamente e aspettarsi un risultato diverso”. Stando a questa definizione, tutti i policymakers dei paesi occidentali odierni sono chiaramente folli.
Tagliano i tassi; questo non aiuta. Quindi tagliano di nuovo. E ancora.
Indebitano generazioni future al fine di “stimolare” l’economia; non funziona. Quindi ri-stimolano,
ripetutamente.
Niente che i gangster centrali o i politici hanno fatto, dalla crisi globale del 2008, ha migliorato le
condizioni economiche. Eppure, continuano ad applicare gli stessi rimedi, presi dal solito libro Keynesiano.
La falsa premessa che guida le loro decisioni è quella per cui possiamo aumentare la ricchezza
indebitandoci e consumando, invece di produrre e risparmiare. Questa roba è stata venduta alle persone per più di una generazione: fa parte del DNA sociale ormai.
Nei moderni sistemi economici occidentali, sei stimolato ad indebitarti con miriadi di deduzioni e
detrazioni fiscali; risparmia e sarai punito dalle tasse e dall’inflazione.
Gli incentivi sono sbagliati; nessuna sorpresa dell’indebitamento eccessivo e della spesa folle: il sistema
tende palesemente a promuovere tali comportamenti.
Il mercato immobiliare è uno degli esempi più interessanti in questo senso: le politiche fiscali di molti
paesi incoraggiano le persone a stipulare mutui pesantissimi e l’interventismo pubblico continua a far lievitare i prezzi.
Questo mi sembra parecchio strano: le persone vorrebbero vedere i costi immobiliari stabilmente bassi e
sostenibili, non in aumento.
Nessuno si rallegra quando i prezzi dell’assistenza medica salgono, sebbene si potrebbero avere profitti
crescenti investendo in compagnie di assicurazione.
Non faccio i salti di gioia quando i prezzi alimentari salgono dal droghiere, anche se abbiamo ottenuto
somme importanti dai raccolti abbondanti della nostra fattoria in Cile.
E non dimentichiamo il caos che deriva dal drastico aumento del prezzo dei carburanti. Perché il mercato
immobiliare dovrebbe essere diverso?
Per la grande maggioranza delle persone, la casa non è ricchezza. È una spesa; e augurarsi o fare in modo
che questa spesa cresca è sia distruttivo che insensato.
Eppure la maggior parte dei politici e dei banchieri centrali occidentali stanno freneticamente appiccando
le fiamme al collassante settore immobiliare, cercando di re-inflazionare disperatamente.
Qui in Portogallo, ad esempio, i prezzi degli alloggi sono scesi drammaticamente; acquistare un immobile è
economico, conveniente addirittura. Questa è una buona cosa.
Nonostante ciò, i burocrati stanno studiando nuovi interventi per “sostenere il mercato immobiliare” e
distorcere ulteriormente i prezzi, spesso attraverso politiche ostili verso i proprietari.
Negli Stati Uniti, la Fed sta tentando di tenere sotto controllo i tassi di interessi a lungo termine,
sostenendo le obbligazioni ipotecarie, nel tentativo di re-inflazionare i prezzi immobiliari.
Con così tanti Nobel di economia che supportano queste politiche, è chiaro che i responsabili ancora non
hanno iniziato a rendersi conto dei difetti nel loro schema intellettuale.
E se non riesci ad ammettere l’esistenza di un problema, sei lontano anni luce dal risolverlo.
Articolo di Simon Black su Sovereignman.com
*Link all’originale: http://vonmises.it/2012/07/16/perche-siamo-lontanissimi-dalla-soluzione/
Traduzione di Luigi Pirri